Depressione mascherata, parere

Gentile Dottore,mi scuso se la contatto su di una email privata; mi è capitato di leggere una discussione tra Lei ed un ragazzo presumibilmente affetto da DOC (a dire dello stesso)
Ho apprezzato molto le sue risposte,sempre molto cortesi e professionali,....
Io purtroppo ho un problema di "depressione mascherata" almeno credo.
Ho studiato medicina per più di 15 anni da autodidatta ,comprendendo ben presto la superficialità e gli studi su protocolli desueti da parte della maggior parte di medici di qualsiasi branca della medicina ,sia allopatica che omeopatica e fitoterapica,ma lungi da me essere presuntuoso e saccente,purtroppo la medicina è un territorio impervio,che spesso confonde e mente...
Ho provato varie terapie ,indicate per alcuni disturbi organici dei quali soffrivo,ed altre ex juvantibus,alla ricerca di un miglioramento,che per alcuni brevi periodi c'era anche ,ma per poi esaurirsi rapidamente.
Mi sono recato sul suo sito ,ma sono rimasto un pò basito,nel leggere la intro,dove si afferma in modo tutt'altro che indiretto o subliminale,che i farmaci non servono a nulla.
Io ho un pensiero,ovviamente del tutto opinabile,i farmaci servono nel momento in cui non si riescono, o meglio,non ci sono danni strutturali-meccanici a carico di organi ed apparati,ma questi non funzionano ,e la motivazione resta idiopatica o primitiva che si voglia chiamare.
Lo stress si sa uccide,già nelle culture arcaiche,presso popolazioni primitive ,esisteva la morte da "anatema" provocata da stress ,paura,talmente forti da causare l'autocoagulazione del sangue all'interno delle vene.
Nel mio caso ,sono nato in una famiglia di ansiosi,e non c'è un mio parente :nonno,cugino,zio,che non soffra di disturbi somatoformi,associati a stress ed ansia.
Pensi che se io non assumo le mie 90 gocce di benzodiazepine al giorno, i miei organi vanno in panne,la mia creatininemia sale a 3 ,il mio acido urico a 12 ,livello di gotta,mi compare un'alopecia areata,candidosi,aumento del CPK muscolare a 3.000 ,infezioni varie,steatosi epatica ed ovviamente scompenso cardiaco,per iperaldosteronismo secondario,non dimentichiamo ovviamente intolleranze alimentari con orticaria cronica ed angioedema,ed ulcere ovunque ,dall'esofago al retto-colon,ovviamente tutte aspecifiche
Tutti questi esami sono stati effettuati durante i 45 e più ricoveri ,ognuno durato più di 20 giorni presso i migliori ospedali e cliniche universitarie del Paese,oltre che in laboratori privati,dove nonostante le covenzioni ,ho speso una fortuna.
Ritornando al discorso di prima,appena inizio l'assunzione di benzodiazepine tutti questi sintomi scompaiono come per magia,compresa una tiroidite di Hashimoto.
Appena mi rimetterò del tutto vorrei avere la possibilità magari di fissare un consulto con Lei
Nel frattempo ,sto cercando di recuperare peso,che ovviamente perdo quando sto male a vista d'occhio,anche 25 kg in un mese ,mangiando 5.000 kcal al giorno e conservando un alvo normale ,(sono molto alto);infatti il primo effetto,degli ansiolitici ,è quello di farmi recuperare peso ,almeno in parte,e reidratarmi.
Mi creda ,sia da un punto di vista analitico ,che strumentale,mi hanno rivoltato centinaia di volte come un calzino,e non ho nulla che non vada da un punto di vista esclusivamente patologico.
attendo magari senza impegno un suo consiglio,ultimamente sto assumendo anche Entact 10 mg,che per me è molto attivante ,ma le gocce attenuano di molto gli iniziali effetti indesiderati.
Vorrei anche in modo del tutto sincero il suo pensiero sull'utilità o meno di questi farmaci,soprattutto dopo aver letto la mia storia.
Mi scusi se l'ho tediata,grazie dell'attenzione che vorrà rivolgere a questa email
Cordialmente

Quanto scrive mi fa venire in

Quanto scrive mi fa venire in mente che al primo anno di medicina mi sentivo i sintomi di tutte la malattie che studiavo. In psichiatria praticamente lo stesso... Ma siccome poi andavo avanti lo stesso con le mie cose, non ci ho badato più. E' una cosa abbastanza comune, almeno lo era con i miei compagni di corso. Ma se uno ci si fissa troppo rischia probabilmente di restarcene imprigionato e di non limitarsi a 'sentire i sintomi', ma di ammalarsi proprio, anche se senza trovare o quasi riscontri clinici di conferma alle diverse diagnosi. Quando i sintomi sono molto variabili, proteiformi, a volte si parla di 'sindrome di Munchausen', per assonanza con le fantasmagorie del famoso Barone.
Il problema è che se uno resta intrappolato rischia di non ritrovare la sua strada e di venire impedito o ostacolato grandemente a proseguirla. E temo che a volte anche i rituali delle visite diagnosi terapie ecc, farmacologiche o meno, entrino a far parte della trappola e la complicano facendola diventare un labirinto. I farmaci sono a volte una trappola perchè se uno ci si abitua, farà poi difficoltà a farne a meno. In fondo l'umanità è andata avanti lungo senza farmaci, e non è detto che oggi siamo più contenti e soddisfatti della nostra vita rispetto ai nostri antenati di qualche secolo o millennio fa.
Il problema è forse quello di prendere e mantenere abitudini utili o almeno non troppo dannose per vivere, e liberarsi invece da quelle deleterie.
Ma, qualsiasi cosa scegliamo di fare, l'importante è che funzioni,come dice Woody Allen: Whatever works...
drGBenedetti

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