ecolalia

Che cos'è l'ecolalia?

"Ecco alcune definizioni trovate in internet:
http://it.wikipedia.org/wiki/Ecolalia
L'ecolalia è un disturbo del linguaggio che consiste nel ripetere involontariamente, come un'eco, parole o frasi pronunciate da altre persone.
Il disturbo è presente fino al 75% nelle diagnosi di autismo, ma è anche presente nella Sindrome di Tourette, nella schizofrenia e, occasionalmente, in altre forme di psicopatologia. Quando il fenomeno si presenta involontariamente è considerato un tic.
È caratteristico dei neonati, che tendono ad apprendere i vocaboli per imitazione.
Ecolalia differita
L'ecolalia può essere differita, ovvero la riproposizione dei vocaboli può non avvenire immediatamente, ma proporsi a distanza di tempo dall'ascolto. Anche questa forma è caratteristica delle persone affette da sindrome autistica, e si manifesta per esempio con la reiterazione di jingle televisivi.
Non è ancora stato chiarito se i due tipi di ecolalia siano manifestazioni di un unico disturbo o invece si tratti di fenomeni distinti.

www.treccani.it/enciclopedia/ecolalia/
ecolalia Ripetizione, a tipo automatico, di parole o di una frase udite al momento. Si osserva, come stadio normale, nello sviluppo del linguaggio infantile. Come disturbo di natura neuropsichiatrica può essere osservata nelle afasie, nelle demenze presenili e senili, nella catatonia e nell’isteria; nel caso più frequente, il malato, invece di rispondere a una qualsiasi domanda, ripete le stesse parole dell’interrogante.

La prima a mio avviso è contradditoria perchè la definisce un 'disturbo' ma poi la attribuisce anche ai neonati normali (sbagliando gaffamente, perchè i 'neonati' non ripetono parole: magari ripetono espressioni del viso (fare la lingua, ad esempio), se ci farà caso, ma non le parole, che nel gioco con l'adulto cominceranno a ripetere ben oltre i sei mesi, direi
La seconda è a mio avviso più corretta come descrizione, ma in realtà non differenzia la normalità dal 'sintomo'.

Per limitarci all'infanzia, io preferisco non usare il termine 'ecolalia' nella ripetizione di parole e frasi in bambini normali, perchè il termine automaticamente fa pensare a un 'sintomo' di una 'malattia', e fa il gioco della attuale patologizzazione di ogni comportamento attuata da una certa psichiatria: la uso solo in bambini in cui la ripetizione è esclusiva o comunque eccessiva, e associata a una psicopatologia evidente (a uno specialista esperto). Così come non uso il termine 'paralisi' in ogni situazione in cui uno non si muove....
Nei bambini normali, in cui l'imitazione è la base dell'apprendimento, la ripetizione è un modo di impadronirsi del linguaggio e di imparare, nei bambini autistici l'imitazione è fine a se stessa e la ripetizione ostinata è un modo in cui lo sviluppo si blocca.
I 'sintomi' sono spesso simili o indistinguibili da fenomeni normali, ma hanno diverso significato nell'osservazione globale.
Per fare un altro esempio un 'delirio' è una falsa convinzione, ma non tutte le false convinzioni definiscono una persona come 'delirante'. Ci sono tanti che sono convinti di cose che altri pensano sbagliate, ma definirli 'deliranti' farebbe scoppiare (come infatti è successo) delle guerre. Per me sicuramente la psichiatria attuale è 'delirante', ma siccome coinvolge le maggiori 'autorità' non si può definire tale, anche perchè probabilmente è spinta da interessi diversi..."

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