AGGIORNAMENTO . A GIUGNO FARA' 3 ANNI

Buongiorno Dottore.Le ho scritto l'ultima volta nel mese di Febbraio.
Mio figlio a Giugno farà 3 anni, ma la situazione da Febbraio non è molto cambiata.
Rimane ancora un linguaggio non funzionale, comunicativo. Il bambino dice una singola parola contestualizzata (acqua se vuole acqua, musica se vuole sentire un cd, bolle se vuole fare le bolle di sapone, se vede una torta inizia a cantare tanti auguri a te etc), chiama mamma papà nonno nonna, se si fa male dice "aia bua", se vuole qualcosa dice la singola parola. Saluta e manda un bacio e stop.
Ma manca il linguaggio comunicativo. Il vero linguaggio.
Sto provando nelle richieste a fargli dire oltre la parola ad esempio "acqua", anche il verbo "voglio". Finché non mi ripete "voglio acqua" non gliela do, perché voglio spronarlo. E avvolte lo dice e avvolte no....
Notavo proprio sabato con mio nipote:premetto,come avevo scritto negli altri post, che fino a un anno fa si sarebbe fatto venire i conati di vomito appena gli si avvicinava un bambino, adesso ci si siede vicino, ma non gioca. Ovvero, fa la stessa attività del cuginetto (era quello di far finta di fare il caffè, metterlo nelle tazzine, travasare lo zucchero etc, oppure fare le bolle di sapone etc. ) ma ognuno fa la sua attività, l'uno accanto all'altro senza relazionarsi. In verità mio nipote di 3 anni e mezzo, lo chiama, gli dice le cose "fai questo, facciamo questo", ma mio figlio non risponde, non lo sente.. a seguito di questo comportamento mio nipote mi ha poi detto "ma zia, T, non capisce ? perché non mi parla o non fa quello che gli dico?" mi si è spezzato il cuore. Gli ho risposto dicendo che era ancora piccolo e che prima o poi avrebbe parlato.
Purtroppo rimane questa piaga sul sociale e sul linguaggio relazionale.
Per il resto il gioco è diventato più funzionale e i tempi di attenzione sono aumentati.
Ha iniziato a mangiare da solo, ma solo quando ha fame! mastica pochissimo (mastica solo il pane la pizza le patatine supplì e la frittata.. il resto lo sputa subito e si fa venire i conati di vomito e quindi devo ancora schiacciare tutto ..come un poppante ).
A livello comportamentale rimane un bambino tranquillo che non da problemi di capricci o cose varie.
Non so che cosa pensare . Ah una cosa ci tengo a dirla e spero che sia utile per molti genitori che leggeranno il post. A mio figlio nella visita dal NPI mi era stato detto che non c'era nulla da fare !! che non avrebbe mai parlato !! e invece parla ! non in modo comunicativo, ma parla !!!!
Quindi a volte le diagnosi lasciano seriamente il tempo che trovano....
Grazie per l'attenzione Dottor e spero in una sua risposta.

grazie

Grazie per la sua tempestiva risposta.
Si esattamente. A me sembra un bambino di 2 anni anzichè di 3. E' in ritardo di un anno secondo me ... fa cose che i bambini fanno a due anni... iniziare a parlare, a giocare.. a mangiare da solo. Lui lo sta facendo adesso, ma questo grazie alla nostra continua stimolazione e grazie alle terapie che fa quotidianamente.
Spero che il bambino migliori nella comunicazione. Perchè secondo me è questo che lo rallenta.
Inoltre da quando ha iniziato a "parlare" le stereotipie sono andate vie. Quindi era un comportamento attivato perchè non riusciva ad esprimersi ...
A settembre farà il nido con il sostegno.. ho preferito così almeno per il primo anno perché ho paura che si possa sentire isolato, escluso. Quindi vorrei che la maestra di sostegno lo aiutasse e lo spronasse ad inserirsi.
I bambini all'asilo parlano, interagiscono.. mi viene da sentirmi male al pensiero che mio figlio non sarà accettato perché sicuramente non sarà ai loro livelli e non saprà comunicare con loro. Speriamo che migliori qualcosa..
Ah per quanto riguardo il controllo sfinterico: la cacca la fa già da un anno al vasetto; prima me lo diceva toccandosi il pannolino, ora dice cacca. Per la pipì proveremo a Giugno !!
La aggiornerò tra qualche mese

Le diagnosi nei bambini

Le diagnosi nei bambini piccoli sono per lo più inaffidabili. Tanto più di conseguenza le prognosi, come ha visto. Proprio per questo a livello internazionale ci sono proposte per modificare le prassi inveterate che sono spesso fonte di errori diagnostici e di ansie inutili e dannose per le famiglie.
Riguardo al bimbo, a me sembra controproducente forzarlo a parlare, si rischia di frustrarlo e farlo reagire in modo negativo. I bambini imparano a parlare in modo spontaneo, imitando gli adulti, in base a quello che sentono, per cui imparano quella lingua e quell'accento che sentono in famiglia. Ma devono essere pronti. Come nel camminare, se non sono pronti non serve ed è dannoso forzarli. Direi quindi di lasciarlo crescere con i suoi tempi, badando che intorno a lui ci siano gli stimoli a interagire, condividere, comunicare, interessarsi alle cose e alle persone per fare esperienze per lui interessanti. Se è interessato a quello che c'è e avviene intorno a lui sarà interessato anche alle comunicazioni fra le persone e alle parole che sente. A livello del mangiare cercate di venire incontro ai suoi gusti e lasciatelo mangiare da solo. Probabilmente ha preso abitudini che non vuole lasciare. E' indietro nello sviluppo, un po' come fosse più piccolo, ma sembra in evoluzione positiva.

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