parere sul nostro figlio maggiore di 7 anni

Buongiorno dottore,
ci stiamo già sentendo e la sto tenendo al corrente riguardo al ritardo di linguaggio di nostro figlio S. che ha compiuto 3 anni ad agosto ed ora frequenta il primo anno di materna.
Le volevamo ora chiedere un parere riguardo al nostro figlio più grande D. di 7 anni.
Non ha avuto nessun ritardo di linguaggio nè problemi particolari nello sviluppo, anzi il linguaggio, a differenza del fratellino, è emerso molto presto, tanto che a 2 anni parlava e si esprimeva già molto bene ed anche fisicamente ha avuto sempre uno sviluppo ottimale.
I problemi però che notiamo sono nel suo comportamento. Diciamo che ha sempre avuto un carattere piuttosto difficile, anche qui al contrario del fratellino che è sempre stato docile e tranquillo, lui è sempre stato capriccioso e disubbidiente.
E' sempre stato molto attaccato a me (mamma), soprattutto fino ai 3-4 anni, voleva solo me. All'asilo lo dovevo portare e andare a prendere solo io, guai se andava il papà!
Diciamo che è sempre stato un pò problematico...l'ingresso all'asilo, l'ingresso a scuola, i cambi di routine, per lui sono stati e a volte sono ancora dei problemi.
Verso i 5 anni la situazione comportamentale sembrava essere migliorata ma dopo l'ingresso alla scuola elementare, è peggiorato, è insicuro quando sta con gli altri e a casa ci risponde spesso male ed è sempre più disubbidiente e ribelle.
A volte sembra di avere a che fare con un adolescente e non con un bambino di 7 anni. Sembra che cerchi in tutti i modi di esasperarci. Noi cerchiamo sempre la via del dialogo ma lui spesso si oppone ad ogni nostra proposta finchè ci fa uscire dai gangheri ed alzare la voce...altrimenti fa solo quello che vuole lui.
Ora le compilo il questionario qui di seguito

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE

composizione familiare; età dei componenti madre (34) padre (42) fratello (3)

età del bambino/a 7 anni

problemi in gravidanza.nessuno

NASCITA
a che settimana 38 +3
Parto ( naturale, cesareo - eventuali motivi-, difficoltà)cesareo per problemi miei di fragilità della retina (l'oculista ha consigliato il cesareo per evitare sforzi e conseguenti danni alla retina). Il cesareo non è andato nel migliore dei modi. L'anestesista ha sbagliato nel farmi l'anestesia che mi ha addormentato solo in parte tanto che muovevo le gambe e mi hanno dovuto sedare ulteriormente soprattutto sul finire dell'intervento. Il bambino non ha pianto subito appena nato, forse a causa della sedazione...ha destato per pochi istanti un pò di preoccupazione ma poi si è ripreso subito con un pianto vigoroso.

alla nascita : peso, altezza, circonferenza cranica 2,744 kg 48 cm
(eventuali curve di accrescimento epoche successive)nonostante nato piccolo, ha avuto un rapido sviluppo tanto da superare la media sia in peso che, soprattutto in altezza
indice di Apgar: 1'9 / 5'10. durata del ricovero in ospedale……..

PRIMI MESI
allattamento: materno per un mese e mezzo (a richiesta) poi misto fino ai 7 mesi e mezzo artificiale dai 7 mesi e mezzo solo biberon fino allo svezzamento
inizio pappine, minestrine, ecc. 4 mesi
svezzamento (DISTACCO DAL SENO, o dal biberon, se allattamento artificiale), il distacco dal seno è stato facile, ha accettato di buon grado il biberon che evidentemente lo saziava di più
eventuali difficoltà il primo mese e mezzo è stato molto duro. Voleva continuamente il seno a tutti gli orari e soprattutto dormiva pochissimo. Anche nei mesi successivi c'è stato sempre il problema sonno.
ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari, difficoltà sì molte difficoltà si addormentava solo in braccio e si svegliava ad ogni minimo rumore. Davamo la colpa alle coliche ma probabilmente era carattere perchè il sonno disturbato l'ho ha avuto anche dopo. Numerosi risvegli fino ai 2 anni circa.
persone che lo accudivano mamma, papà, nonne e zio
eventuale ritorno al lavoro della mamma: noi abbiamo un'attività in casa, quindi non ha avuto un vero e proprio distacco. Si riusciva a lasciare comunque con la nonna materna senza troppi traumi ma desiderava spesso la mia presenza.

EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione nessun problema, ha sempre mangiato tutto anche i cibi che solitamente i bambini non mangiano, sonno a volte ancora oggi viene nel lettone e spesso ha il sonno agitato, orari e modalità si addormenta verso le 21:30 in camera col fratellino nel suo letto ma solo se io mi sdraio nel letto con lui, altrimenti piange perchè dice che ha paura del buio. Poi generalmente dorme tranquillo anche se spesso verso mattina viene nel lettone.
abitudini ( ciuccio, biberon, orsacchiotto, copertina, ecc) ha avuto il ciuccio per addormentarsi fino ai 5 anni. Al compimento dei 5 anni gli ho "imposto" di buttarlo via perchè "era diventato grande" ha fatto un pò fatica ma ha accettato
tempo video: ama i videogiochi ma va a periodi, a volte ci sta 1 ora al giorno, a volte passa giorni senza giocarci. Gli piaccioni i film più che i cartoni che sembra quasi volere già abbandonare. Per alcuni versi sembra più grande della sua età.

SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: in braccio, nel lettino, nel box, sul passeggino, sul tappeto, libero di muoversi ecc. i primi mesi voleva sempre stare in braccio...poi piano piano si è abituato a stare nel box (a circa 10 mesi)
seduto da solo a che età 7 mesi
primi spostamenti a che età e come: non ha mai gattonato ed era insicuro nel provare a camminare
primi passi da solo con la manina 15 mesi, da solo in sicurezza solo a 18 mesi
capacità motorie attuali è molto attivo, nessuna difficoltà a muoversi, arrampicarsi, ecc.
controllo sfinterico (pipì e popò nel vasino/wc) a che età a 2 anni e 10 mesi circa, nel momento in cui abbiamo deciso è stato molto bravo e veloce nell'abituarsi al vasino, anche se poi tendeva a trattenere troppo la pipì perchè non voleva assolutamente fare pipì in un bagno che non fosse quello di casa.

RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi non ricordo esattamente ma nella norma
curiosità verso oggetti e persone, attenzione, capacità di seguire con lo sguardo
cerca di comunicare e richiamare l'attenzione? molto curioso e partecipe all'ambiente intorno a sè
facilità a capirlo e interagire nessuna difficoltà
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo, ecc era molto facile al pianto per ogni minima cosa e non era troppo facile consolarlo.
lallazione, gorgheggi. molto presto
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto...) molta diffidenza. Verso i 10 mesi se qualcuno estraneo lo salutava piangeva disperato, guai se lo toccava.
modalità di accudimento: ansioso, apprensivo, preoccupato, tranquillo, sicuro lo accudivamo in modo tranquillo anche se poi i continui pianti esasperavano un pò

CONDIVISIONE cerca di condividere interessi e attività cercando l'attenzione delle altre persone, magari per farsi battere le mani, o dire bravo, ecc? Molto attivo e sempre alla ricerca di attenzione e condivisione

SVILUPPO SIMBOLICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati):
prime parole a 7 mesi e mezzo ha detto mamma per la prima volta
due parole insieme verso l'anno
uso del no e del sì non ricordo ma non ha mai avuto questo genere di difficoltà
frase minima (verbo e sostantivo ) 18 mesi
capacità di dialogo ha sviluppato presto il linguaggio e a 3 anni sapeva esprimersi molto bene, coniugando i verbi in maniera corretta. All'asilo le maestre erano piuttosto sorprese dal modo di esprimersi molto accurato
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ) ha sempre giocato in maniera appropriata ma ha sempre avuto la necessità di giocare con qualcuno, tutt'ora è così, gioca pochissimo da solo

DISEGNO SPONTANEO
scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc non ha mai amato disegnare. all'asilo non voleva nemmeno scarabocchiare il primo anno, poi è migliorato molto ma non è comunque un'attività che ama.

ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: breve ... lunga direi media...lunga solo per attività molto gradite

INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE è sempre stato timido e diffidente, poi, dopo aver preso confidenza (se la persona gli è simpatica!) molto estroverso

figure principali cui è attaccato.inizialmente solo la mamma, poi anche il papà, le nonne (di più quella materna) e lo zio, a cui è ancora molto legato ancora oggi per le attività di gioco

REAZIONI AL DISTACCO dai genitori. disperazione il primo anno di asilo da settembre fino ad aprile, poi meglio. Le maestre comunque hanno sempre detto che poi si calmava velocemente e stava sempre tranquillo

RAPPORTO CON LE PERSONE... adulti con noi in famiglia vuole sempre comandare lui, risponde male e spesso siamo costretti a ricorrere a castighi o ad alzare la voce bambini con gli altri bambini gioca volentieri ma nelle situazioni di caos spesso si trova a disagio e si sente insicuro a meno che non ci sia un bambino con cui ha legato molto e che non sia "occupato" a giocare con altri

COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE nessun problema nella comprensione

COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI nessun problema

COMPORTAMENTO
(iperattivo, capriccioso, tranquillo, ecc) è sempre stato ed è iperattivo e capriccioso
adesione a regole, orari, limiti, vorrebbe sempre fare di testa sua, anche se gli abbiamo sempre dato delle regole (non molte) disubbidisce spesso e volentieri
obbedienza agli adulti agli adulti estranei alla famiglia (maestra, catechista, ecc.) ubbidisce senza problemi a noi (mamma e papà) no
reazione a divieti, frustrazioni sì reagisce spesso sbattendo i piedi ed alzando la voce e tappandosi le orecchie oppure rispondendo male
capricci, bizze fa spesso capricci ancora oggi quando vuole qualcosa che noi non vogliamo concedere
paure, fissazioni ha paura del buio e non vuole stare da solo su un piano della casa (abbiamo una casa su tre piani)

SCOLARIZZAZIONE
asilo nido no A che età ……………. Reazioni eventuali ………….
Scuola materna sì a 3 anni eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento non accettava la materna, rifiutando di mangiare e di fare pipì lì. questo per quasi tutto il primo anno. Poi gli altri due anni è andato più volentieri.
Successive scuole .elementari apprendimento ha imparato subito a leggere (legge molto bene, da bambino grande) porta a casa sempre bellissimi voto anche se la voglia è poca. nessuna difficoltà di apprendimento
comportamento con l'inizio della scuola si è fatto più insicuro. C'è da dire che ha una maestra molto molto esigente, severa e per niente comprensiva. Spesso ci fa chiamare a casa perchè il bambino dice di stare male ma è solo emotività. Infatti appena arriva a casa sta subito bene ed è attivo come al solito. L'insegnante non lo capisce. A nulla è valso spiegarle che il bambino è sensibile ed insicuro e molto emotivo. La sua risposta è stata: "con lui non so più cosa fare, io ho una classe da portare avanti". Anche con i genitori ha lo stesso atteggiamento da generale e so che in classe urla spesso con i bambini, cosa che in nostro figlio suscita parecchia paura.

RAPPORTI SOCIALI, amicizie, attività extrascolastiche, occasioni di incontri con altri...ha qualche amico nella sua classe e in parrocchia con cui si trova bene. con altri della sua classe non si trova molto bene perchè sono un pò bulletti. Ha da poco cominciato un corso di tennis a cui partecipa volentieri.

SITUAZIONE FAMILIARE
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) no
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc: descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino e della famiglia).
Sveglia alla mattina 6:45 per entrambi i bambini, poi colazione ed ingresso a scuola (8:20) fino alle 12:45 oppure 17 quando il bambino ha pomeriggio a scuola (pranza alla mensa). Pranzo. poi compiti o attività extrascolastiche. Cena verso le 19:30. Niente baby sitter, sta solo con noi.

modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda': adulti o bimbo? ecc .....).piuttosto ferme ma non severe, a volte permissive. Spesso vuole comandare lui e non accetta rimprovi o di essere contraddetto. Non fa quasi mai quello che gli si chiede.
tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc) fino all'anno scorso molto. Ora molto meno causa numerosi compiti ed attività extrascolastiche (oratorio, corso di tennis ecc.)

EVENTI PARTICOLARI,
cambiamenti, trasferimenti, lutti, difficoltà, malattie di familiari, ecc. trasferimento un anno e mezzo fa in una casa più grande ma è un cambiamento che sembra aver gradito anche perchè siamo molto vicini a dove stavamo prima.
Visite mediche, ospedale, altro. Ha avuto un ricovero a 4 anni e mezzo per sospetta polmonite...in realtà era probabilmente solo una crisi allergica, tant'è vero che poi è risultato allergico ad acari e graminacee
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...) visite nella norma
Altre osservazioni Non ho detto che quando era più piccolo ha avuto qualche episodio di pavor nocturnis. Inoltre ha avuto da luglio ad oggi un paio di crisi che definirei "nervose" in occasioni in cui era molto stanco ma che ci hanno fatto un pò preoccupare. Crisi di pianto immotivate, durante discussioni sull'argomento scuola. L'ultima delle due qualche giorno fa, tornato da scuola alle 17 era molto nervoso e stanco, irascbile. Alla nostra domanda " fai così perchè sei stanco?" è scoppiato a piangere dicendo disperato: "non piango perchè sono stanco....ma sono stanco!" o cose del genere...direi quasi insensate.

Cosa ne pensa di questa situazione? Noi lo abbiamo sempre visto come un bambino molto sveglio, intelligente e riflessivo. Forse troppo riflessivo, tant'è che a due anni e mezzo già faceva discorsi sulla morte. Si fa domande molto profonde. E' affscinato dall'universo e si pone quesiti da adulto. Qualche giorno fa mi ha detto: "Lo sai mamma qual'è uno dei misteri più grandi dell'universo? Se Dio ha creato tutto, chi ha creato Dio?"
Come le dicevo, guarda film da bambini più grandi e capisce ragionamenti matematici complessi per la sua età. Allo stesso tempo però è capriccioso come un bambino di 3 anni.
E' anche un bambino affettuoso con noi e con il fratellino ma questi comportamenti ribelli e insicuri quand'è in situazioni di collettività ci cominciano a preoccupare un pò.
Aspettiamo con ansia un suo parere sulla situazione.
Grazie infinite

Salta all'occhio che non

Salta all'occhio che non considerate fra gli 'eventi' capitati la nascita del fratellino, per cui non accennate minimamente a sue reazioni. Deve aver avuto 4 anni circa, che forse è stato un periodo difficile, sembrerebbe, con asilo, ecc. Bisognerebbe approfondire questa 'dimenticanza'. Non deve aver ceduto facilmente il suo posto al fratellino, visto il suo attaccamento quasi esclusivo alla mamma. O almeno ha cercato di mantenere un rapporto infantile, fisico, con la mamma, specie per addormentamento e lettone, oltre che nei capricci.
Invece è anche troppo maturo per altri versi, come per una 'fuga in avanti' che però ha lasciato indietro una parte della personalità, creando appunto qualche squilibrio. Forse anche voi avete un modo 'squilibrante ' di trattarlo, da una parte come più grande, dall'altra come più piccolo di quello che è.
I 'sintomi' pavor nocturnus, paura del buio, e la sua irascibilità e insicurezza indicano una situazione di disagio emotivo affettivo, nel senso di una difficoltà a trovare modalità più evolute di gestire frustrazioni inevitabili nella vita. Timidezza fuori, negli ambienti estranei, e tirannia in famiglia indicano appunto la sua difficoltà nel gestirsi e nel trovare un certo equilibrio emotivo.
La situazione scolastica non aiuta, con una maestra esigente e poco comprensiva, e anche lì mostra 'sintomi' di ansia, e modi di gestirla immaturi, avendo trovato il modo di farsi venire a prendere adducendo qualche sintomo fisico. Quest'ultima cosa bisognerebbe gestirla meglio, evitando che diventi una sua arma segreta e che prenda troppo campo e magari complichi l'andare a scuola.
Probabilmente c'è qualcosa un po' disfunzionale a livello familiare nelle relazioni emotive affettive: niente di strano, nessuno è perfetto, ma bisognerebbe mettere a fuoco meglio per cambiare magari qualcosa che disturba. Piccoli cambiamenti a volte hanno grandi conseguenze.

Ha ragione

riguardo alla dimenticanza...ma non è proprio una dimenticanza.
Il fatto è che lui, nonostante il rapporto esclusivo con me, non è mai stato minimamente geloso o se non altro non ha mai dato questa impressione.
E' sempre stato protettivo, delicato e tenero verso il fratellino. C'è anche da dire che il fratellino non è mai stato così esigente come lo era lui da piccolo, ha sempre richiesto meno attenzioni, quindi forse anche lui non ha vissuto l'arrivo del fratellino come l'arrivo di un rivale.
Riguardo al modo di trattarlo come dice lei "squilibrato" può anche darsi ma noi tendiamo sempre a trattarlo nel modo più equilibrato possibile, così come facciamo con l'altro figlio.
Se quello che dice lei fosse la causa dei suoi comportamenti, non capisco perchè questo carattere "inquieto" ce l'ha fin dai primi giorni di vita.
C'è da dire che in famiglia è sempre stato trattato da nonne e zio come un piccolo principe, essendo il primo nipotino per tutti, il fratellino ha avuto un trattamento meno "regale".
Noi genitori invece abbiamo cercato di viziarlo meno anche se spesso per sfinimento finivamo col dire "sì" ai suoi capricci.
Un altro comportamento che ha da bambino piccolo è che vuole fare colazione in braccio a me, ma questo sempre e solo quando deve andare a scuola, nel week end e nelle vacanze estive non succede mai.
A proposito della scuola, più volte è capitato che ci chiamasse la maestra per farlo andare a casa perchè il bambino aveva mal di pancia ma noi abbiamo spiegato che era un fattore emotivo e di tenerlo a scuola perchè gli sarebbe passato.
Nonostante le risposte piccate della maestra, D. è rimasto a scuola e tutto è passato ma la cosa si è ripetuta ancora.
Quali comportamenti familiari nostri e quali strategie possiamo attuare per fargli digerire meglio la situazione scolastica e il rapporto con la maestra e renderlo più sicuro di sè secondo lei?
Grazie infinite

Non ci sono ricette o dritte

Non ci sono ricette o dritte risolutive, a mio parere, almeno. Bisogna capire quello che bolle in pentola, per sapere come muoversi
Come dicevo è probabile - o almeno l'ho trovato di solito in casi simili - che ci sia qualcosa, nel funzionamento familiare, che disturba lo sviluppo psicoaffettivo, magari non facilmente visibile, per cui i bambini in questi casi mostrano disagi del tipo descritto. Non è facile andare a guardare meglio se c'è qualcosa di disfunzionante: bisogna ammettere prima di tutto che possa essere possibile. Per tutti i genitori all'inizio è difficile, uno si sente accusato, criticato, difende il suo operato - un po' come fa Lei nelle prime tre frasi, anzi quattro - , ma se si ammette che nessuno è perfetto e che magari senza volerlo sbagliamo qualcosa, di solito è meglio, si può scoprire qualcosa che non va e magari fare delle modifiche e spesso tutti poi stanno meglio.
Comunque io raccomando sempre pazienza e resistenza e contare fino a cento prima di prendere decisioni, in modo da avere più elementi di conoscenza.
Il bambino però, anche a quanto riferisce, mi sembra mostrare segni di disagio che è bene cercare di capire meglio. La maestra forse segnala questo.

Certo

Come dice lei, ammettiamo che ci sia qualcosa che non va nel rapporto che abbiamo avuto in passato o che abbiamo tuttora con lui. Guardi, non sono affatto sulla difensiva, è che sto cercando, col suo aiuto, di analizzare meglio la situazione per capire come aiutarlo e correggere alcuni nostri comportamenti che magari involontariamente lo possono ostacolare.
Il problema è che non riusciamo a capire esattamente cosa c'è da correggere.
Come dice lei, ci vuole davvero tantissima pazienza. Noto infatti che quando lo si tratta con calma e dolcezza, anche lui è tranquillo, disponibile e angelico.
A volte però mi chiedo: è giusto trattarlo così anche quando fa capricci o si comporta in modo infantile?
E' giusto assecondarlo in determinate situazioni o sarebbe meglio "svezzarlo" e trattarlo in maniera un pò più severa?
Io noto che i risultati migliori si hanno solo con la dolcezza e la pazienza. Se si alza la voce, se lo si rimprovera, si viene solo a creare un muro contro muro incrollabile e che non porta mai a nulla.
Il fatto è che in molte situazioni non lo si può assecondare ma si deve per forza correggere e lui non vuole mai essere contraddetto e a volte è veramente dura capire come prenderlo e che parole usare!
Aggiungo anche che essendo un bambino molto sensibile, forse sta un pò assorbendo anche le nostre ansie. Stiamo passando infatti un periodo familiare abbastanza difficile. La nonna paterna con cui passava parecchio tempo sè malata, la nonna materna sta passando un periodo di depressione, il fratellino che come sa non parla...tutti motivi che a noi genitori portano ansia e forse di riflesso anche a lui...

Sì, forse siete un po'

Sì, forse siete un po' oberati di problemi e preoccupazioni e passate un periodo difficile. D'altronde quando non si vede bene la strada per la nebbia è bene essere ancora più prudenti e pazienti, in attesa che la nebbia si diradi e si veda meglio. Pazienza poi non vuol dire assecondare, ma resistere e non demordere. Quindi forse meglio non chiedersi se 'è giusto' ma vedere cosa funziona meglio, nell'ambito del buon senso, ovviamente.

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