tre anni e mezzo

Torno a scriverLe a distanza di mesi a mò di aggiornamento sulla situazione di mio figlio che intanto sta per compiere 3 anni e mezzo…(il 30 maggio).
La situazione sul versante del linguaggio si è evoluta rispetto al passato nel senso che la frase minima ormai è in grado di formularla anche se predilige sempre la parolina singola.
Non so se ricorda, ci avevano attivato un ciclo di 70 ore di terapia in una struttura privata, per due volte a settimana, 1 h logopedia e 1 h psicomotricità.
Non penso comunque che l’evoluzione nel linguaggio sia da attribuire a queste sedute perché è solo da pochi giorni che ci hanno inserito stabilmente, prima capitava che andassimo quando qualcuno rinunciava (ci hanno dato l’opportunità di iniziare anche se non c’erano posti con l’idea, poi, di stabilizzarci a due volte a settimana quando si sarebbero resi necessari i posti) per cui ha svolto sedute anche ogni 15 giorni…
La scorsa settimana siamo stati da un ortopedico perché ci siamo accorti che il piccolo aveva un dito del piedino accavallato sull’altro e ne abbiamo approfittato per controllare anche i piedi che ci dicevano essere piatti in precedenza…
Sa cosa è successo? Appena siamo entrati, questo dottore (che viene in un centro della nostra città del Sud solo una volta al mese da Roma dove insegna all’Università) ci chiede il perché ci trovavamo lì. Io rispondo per il problema del ditino e che volevo anche che controllasse i piedini per vedere se era rientrato il problema dei piedi piatti…lui risponde che l’arco plantare si forma entro i 6 anni e che quindi non ci dovevamo preoccupare. Io ho fatto presente che il bimbo cade spesso e che non è proprio stabile nel camminare e nel correre e volevo sapere appunto se dipende da questo o dal fatto che ha camminato tardi, a 20 mesi…lui allora ha chiesto se il bimbo aveva avuto danni alla nascita. Noi abbiamo risposto di no. E lui ha detto che invece lui lo avrebbe detto sia per questo fatto del camminare tardi che per il fatto che ancora non parla…e poi ha detto che secondo lui il bimbo ha un ritardo perché rispetto a tanti bimbi che lui visita sembra più piccolo nel comportamento…cioè lo ha fatto camminare per vedere come camminava e lui mi è venuto incontro correndo, poi gli ha detto di camminare piano e lui lo stesso mi è venuto incontro correndo…insomma è un po’ un cavallo a briglia sciolta…lui dice che ci sono bambini che addirittura alla sua età quando lui dice lori di camminare sulle punte, camminano sulle punte insomma eseguono gli ordini con correttezza…mio figlio no!
La visita è continuata sul piano ortopedico ed è andata bene, dovrà mettere un tutorino in silicone per non fare accavallare le dita dei piedini. Anche, piedi, schiena, tutto ok.
Alla fine sulla ricetta del tutorino mi scrive “si consiglia inoltre videat neuropsichiatrico infantile”.
Io sono morta! Adesso che mi stavo un po’ rilassando su questo argomento ecco che mi cade questo macigno sulla testa!!!!
Io mi chiedo: se ogni qualvolta un medico vede mio figlio il responso è sempre quello allora vuol dire che veramente c’è un problema!
Io non so regolarmi perché non ho sotto mano bambini dell’età di mio figlio e quindi non mi rendo tanto conto…Ma anche questo non è esatto visto che non bisogna fare mai paragoni sullo sviluppo dei bambini…ognuno ha i suooi tempi…ma esiste comunque uno standard al di sotto del quale c’è chiaramente qualcosa che non va. Certo, magari, a causa di quella sofferenza alla nascita, ha avuto difficoltà motorie e del linguaggio e continua forse per quello ad averne, ma io cosa posso fare per aiutarlo?
Questa cosa di sapere comunque che ha avuto quella lieve sofferenza alla nascita mi condiziona molto nel guardarlo…tendo a ricondurre tutto a questo episodio e mi chiedo a volte:”come sarebbe se non ci fosse stato questo episodio?” forse avrebbe avuto le stesse difficoltà? Io a dir la verità lo vedo un po’ strano, strano rispetto agli altri, non so come spiegare, non è come gli altri anche nel comportamento….vedo quei bambini belli compiti all’asilo, io arrivo e lui è tutto un correre e saltare, gli altri si fanno tranquillamente mettere il giubbottino e con calma vanno via alla mano dei genitori…
Dottore, un dubbio mi assale: mio figlio è ritardato mentale? Io questo non riesco a capirlo…Capisce tutto quello che gli diciamo, interagisce con noi e con gli estranei perfettamente, è molto socievole e espansivo, è allegro e giocherellone, non fa frasi articolate né ragionamenti su quello che ha fatto ecc. ma comunica…
Certo, a volte ripete parole senza senso, questo ancora ce l’ha, ma dice anche quelle nel contesto…
Se gli si chiede come si chiama lui risponde: dui, dui… (che sarebbe due anni) ma lui sa dire il suo nome e anche bene. Perché allora non lo dice? Risponde ridendo come consapevole di dire una cosa sbagliata…come se fosse un gioco per lui!
La mattina si alza dal suo lettino, mi chiama e mi dice: “Mamma, fatto la cacca!” e effettivamente mi alzo e lo devo cambiare perché ha fatto la cacca…
La sera per non andare a letto mi dice “lattuccio” perché sa che così riesce a stare alzato un po’ di più e poi alla fine quando io gli preparo il latte lui non lo vuole e dice no…quando poi lo metto a letto si arrende e dice “buonanotte”…
Per fare capire che è anche furbetto…
Sul tablet, che gli concedo solo un’oretta al dì, vuole sempre vedere gli stessi video delle canzoncine su youtube (anche 100 volte gli stessi, è fissato su tre in particolare…in modo maniacale), ma alla fine non li ascolta. Li fa mettere e dopo tre secondi vuole cambiare e così non ne ascolta e vede nessuno. E’ frenetico. Adesso ha anche imparato a scorrere i video e a cliccare col dito su quello che vuole vedere. Così fa con i libri che mi porta per vederli insieme solo che io cerco di leggere e lui si innervosisce perché vuole che io giro le pagine fino alla fine. Poi ritorna alla prima e così via. Freneticamente. La televisione non lo attira minimamente. Le immagini scorrono ma lui non è interessato…non guarda i cartoni animati, non segue le storie, lo attirano solo i video delle canzoncine dello zecchino d’oro. Ma anche lì a volte vuole andare avanti e cambiare sempre.
Quando cammina sembra sbirulino, soprattutto quando corre. Corre all’impazzata senza una meta per il gusto di farlo ed io per strada sono disperata. Mentre torniamo a casa dall’asilo si butta a terra e si fa trascinare ridendo e io mi dispero perché non ce la faccio a prenderlo in braccio e sono costretta a sottostare ai suoi capricci.
Io veramente sono disperata! Non so che cosa fare.
Quando ce ne siamo andati, l’ortopedico mi dice che sicuramente non è un ritardo grave ma che comunque è bene monitorarlo perché siccome ancora è piccolo fino alla scuola ci sono ancora due anni e mezzo per aiutarlo così quando si troverà a confronto con i suoi coetanei di sei anni non si troverà male…se lo si può aiutare è bene perché è chiaro che è indietro…è in ritardo…
Però, mi dice di notare un ritardo non tanto dal punto di vista motorio che tutto sommato va bene, più per il linguaggio…
La logopedista del centro in cui sta facendo le sedute un giorno dietro mia domanda su come andava il piccolo mi dice che “Signora, adesso ci siete, ma a mio avviso il bambino non ha bisogno…dice praticamente tutto pronunciando anche bene, ripete tutto quello che sente e interagisce bene…Signora, io vi direi di non continuare dopo questa serie…Si sbloccherà da solo nel fare le frasi…”
Da un punto di vista motorio, ancora non vuole pedalare, anzi se ci proviamo a invogliarlo si arrabbia enormemente e si mette a piangere perché secondo me non ha ben capito il meccanismo del girare i pedali con i piedi che fanno camminare la bici anche se noi in più occasioni glielo abbiamo spiegato…
Sale e scende le scale tenendosi alla ringhiera o con la mano…prima non saltava su posto ma adesso sta cominciando a farlo, stessa cosa per lo scalino…
Continua ad avere una ipersensibilità dei piedini quando sta a piedi scalzi sul pavimento non li vuole poggiare, piange e dice “metti i calzini”, “metti scarpe”, oppure sulla sabbia piange e si ritira i piedi e sono costretta a prenderlo in braccio…
Con le ruote la fissazione sta passando anche se ancora quando vede una carrozzella fuori dobbiamo intervenire se no la vuole alzare per girare le ruote…
Dottore, io non ci capisco più nulla! So solo che sono in pena x mio figlio, per il suo futuro e vorrei se posso aiutarlo ma non so come…
Se può mi aiuti, la prego!

Allora. Punto primo. Gli

Grazie per l'aggiornamento.
Allora. Punto primo. Gli specialisti sono esperti nella loro specialità, ma non nelle altre ( specialmente non in neuropsichiatria infantile). Quindi badate all'ortopedico solo per quello che gli compete.
Secondo. Mi sembra invece importante quello che dice la logopedista. Fate questo ciclo e stiamo a vedere.
Non c'è nulla da capire, mi sembra. Il bimbo è rimasto un po' indietro nello sviluppo ma ora sta proseguendo i progressi sulla strada giusta, mi sembra.
Non tartassatelo per pedalare nè per parlare ecc. Lo farà quando si sentirà pronto e ne avrò interesse e voglia. quello che dovete fare è invece limitare con una certa fermezza i comportamenti eccessivi, disordinati, caotici, senza arrabbiarvi o fare sceneggiate, ma semplicemente prendendolo per mano e tenendolo: un po' alla volta capirà. Non badate alle sue manie (calzini, ecc), siate realisti e sopportate, senza però farvi condizionare.
Con i bambini piccoli non si pensa al futuro, c'è già abbastanza da pensare al presente.... Al futuro ci si penserà quando ci si arriverà!

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